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Isola Galleggiante e Dolina carsica

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Isola galleggiante e Dolina Carsica
(Visita Virtuale)

Notizie Storiche

Isola Galleggiante: Meraviglia della natura, già descritta da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” 2.000 anni fa, “la Rota”, come viene chiamata dai locali per la sua forma circolare che ricorda una ruota, è un piccolo isolotto di circa 30 metri di diametro e con uno spessore di 4 metri, formato da un cumulo di rizomi, torba, radici ed erbe palustri.

L’isola galleggiante, che si presenta come un cono con la punta rivolta verso il basso, ha la particolarità di spostarsi all’interno di un piccolo specchio d’acqua di forma ovale grazie all’azione combinata del vento e all’aumento della portata di sorgenti sotterranee ed è collegata al lago da canali (“le forme”).

La sua origine è incerta. Il prof. Arduino Carbone nel suo libro “Vicalvi Posta Fibreno” fa risalire “questo singolare capriccio della natura” all’esplosione di una grossa sorgente subacquea che dopo aver staccato dal fondo una grossa fetta di materiale torboso, la ridusse a forma circolare mulinandovi attorno.

Sulla “Rota” (isola galleggiante) crescono alberi che non superano le dimensioni di semplici arbusti, non riuscendo a svilupparsi in maniera completa data la particolare pedogenesi dello strato vegetale su cui crescono e la superficialità della falda idrica (affondando le proprie radici in acqua ne traggono poco nutrimento). Tra le specie botaniche presenti troviamo: il salice delle capre, il pioppo tremulo, la scutellaria palustre, la fienarola, lo sparviere ad ombrella, il carice falso cipresso, la serapide, …

Situata all’estremità sud orientale, in prossimità del tratto di lago denominato “Lago Chiaro”, fino agli anni ’80, era possibile raggiungerla con la “nàue” e volendo “salirvi sopra a mietere le cannucce ed i falaschi oppure a scacciarne i beccaccini o le folaghe”. Attualmente è possibile averne solo una visione panoramica dall’alto o un’osservazione più ravvicinata seguendo il sentiero natura “Puzzillo”.

Dolina Carsica: “La Prece”

Percorrendo il sentiero panoramico che collega il centro storico di Posta Fibreno (m. 433 s.l.m.) con l’abitato di San Venditto (m. 288 s.l.m.) è possibile ammirare una grande dolina carsica denominata dai locali “La Prece” (Precipizio).

Sorprendente spettacolo della natura questa dolina di crollo testimonia la natura carsica del territorio.

La dolina la Prece, come riporta nel suo libro “Vicalvi – Posta Fibreno” il prof. Arduino Carbone, “Deve aver assunto la forma odierna dopo il 1600. Infatti nell’altorilievo in stucco riproducente la Posta, come si ammira nella Villa Mazzenga in contrada la Pesca è appena accennato un avvallamento e non un imbuto come nel plastico che riguarda Campoli, dove è ben rimarcato il caratteristico Tomolo o Fossa.”

Passeggiando lungo la sua cresta si ha una splendida visione panoramica di tutta la Piana del Fibreno e in particolare dell’Isola Galleggiante (La Rota).

Gerardo Canini nel suo libro “I Forzati del Fibreno” narra: “Sembra che tra l’allagato della “Rota” e la dolina detta “Prece”, distanti (via aerea) fra loro tre o quattrocento metri, vi sia qualche relazione: agli inizi del secolo scorso una gigantesca pianta di noce che si ergeva a fondo della “Prece”, fu sradicata da una violenta bufera e il suo tronco venne inghiottito dalla grande voragine che venne a crearsi al suolo; dopo qualche mese, destando enorme stupore nella popolazione di Posta Fibreno, lo stesso tronco tornò alla luce riemergendo dall’allagato della “Rota”.

Bibliografia:
Libro “Vicalvi Posta Fibreno” – Prof. Arduino Carbone;
Libro “I Forzati del Fibreno” – Gerardo Can
ini.

  • Person Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno
  • Indirizzo Via Fontana Carbone,16 - 03030 Posta Fibreno (FR)

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