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Comune di Atina nel cuore della Val Comino

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Comune di Atina

Il Comune di Atina è una piccola cittadina Italiana di 4.235 abitanti della provincia di Frosinone. Sorge sulle pendici di una collina, propaggine del Monte Prato, il quale disegna il confine Sud-Est della Valle di Comino. Quest’ultima è una grande conca formata dal bacino del fiume Melfa e dal torrente Mollarino. La parte vecchia della città è arroccata sul colle in quanto in epoche remote doveva apparire come un luogo sicuro da attacchi, tanto che Virgilio la definì come Atina potens. Successivamente in epoche più recenti si è sviluppato, nella valle sottostante denominata Atina Inferiore, un vero e proprio centro abitato fatto di edifici moderni, fabbricati residenziali ed una moltitudine di complessi commerciali. Oggi rappresenta il cuore pulsante della Città, posto a ridosso della più importante arteria viaria che collega il territorio Sorano a quello Cassinate. Il nuovo centro è chiamato anche “Ponte Melfa” in quanto è sorto in prossimità di un ponte realizzato sul Fiume Melfa.

Il territorio di Atina ospita ogni anno una moltitudine di eventi che richiamano turisti e appassionati; tra i più importanti spiccano:

  • Atina Jazz: senza dubbio è tra le manifestazioni più importanti ed interessanti dell’intero comprensorio alla quale partecipano musicisti di chiara fama nazionale ed internazionale.
  • Festival Internazionale del Folclore: ormai da moltissimi anni si rinnova l’appuntamento con Gruppi Folk provenienti da tutto il mondo nella splendida cornice rappresentata dalla Valle di Comino. Un modo davvero suggestivo di conoscere e mantenere vive le tradizioni, gli usi e i costumi nazionali ed internazionali.

Atina è un Comune molto ricco di storia e di natura, come testimoniato dai numerosi monumenti, dagli ambienti naturali e soprattutto dalle tipicità locali rappresentate da eccellenze del territorio che si sono fregiate dei prestigiosi marchi DOP e DOC. Il Fagiolo Cannellino di Atina DOP ed il Vino Cabernet DOC sono solo due delle eccellenze enogastronomiche che si possono degustare nel piccolo centro della Ciociaria.

I Prodotti Tipici di Atina

Ma quali sono i Prodotti Tipici di Atina? Il piccolo centro della Val Comino è un vero e proprio concentrato di eccellenze enogastronomiche ormai affermate e conosciute in Italia ed all’estero. Infatti, da anni i prodotti di Atina hanno varcato i confini nazionali per arrivare sulle tavole dei consumatori di tutto il Mondo, portando con se non solo il gusto del prodotto, ma anche la conoscenza di un territorio e di una popolazione per certi versi unici.

Tra i Prodotti Tipici di Atina spiccano:

–  Il Fagiolo Cannellino di Atina DOP: questo particolare legume ha una lunga storia fatta di intrecci con il territorio della Val Comino ed in particolare con la città di Atina. Si è creato ormai un connubio indissolubile tra il prodotto tipico, il territorio e la popolazione tanto da ottenere il prestigioso marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta). Oggi gustare un piatto con i Fagioli Cannellini di Atina DOP significa assaporare il territorio, sposare le tradizioni, gli usi e i costumi dell’antica “Terra di Lavoro”.

–  Vino Cabernet DOC: è un vino prodotto in una piccola zona della provincia di Frosinone tra cui ricade il Comune di Atina. La produzione segue regole molto rigide proprio per il fatto di aver acquisito il marchio DOC (Denominazione di Origine Controllata) a tutela della qualità dell’ottimo vino. E’ un prodotto di nicchia difficile da trovare al di fuori del territorio di produzione.

–  Olio extravergine di Oliva: la zona ben si presta per la messa a dimora delle piante di Ulivo, sia per la natura del terreno che per il clima. Questi fattori permettono di produrre un olio extravergine di oliva (evo) di qualità superiore. Tra le varietà di Ulivi maggiormente diffuse sul territorio sono: il leccino, il moraiolo, il frantoio, l’itrana, etc. Uno tra i più importanti scrittori di Agricoltura, Giovanni Presta, verso la fine del ‘700 definì la pianta di ulivo come segue: “Di quanti mai son’alberi finor noti sopra la terra, se si ha riguardo all’utilità, che ciascuno arreca, si può dir senza fallo, che l’ulivo è il migliore tra tutti, l’Ulivo è il primo tra tutti, l’ulivo è il RE“.

Nel Comune di Atina vengono prodotte altre eccellenze enogastronomiche grazie alla generosità del territorio ed alla intraprendenza della sua popolazione. Ne sono la testimonianza le seguenti tipicità territoriali: l’Atina Semillon DOC, i vari tipi di formaggi, i gustosi prodotti di pasticceria, le marmellate e tante altre genuinità che pur non avendo un riconoscimento ufficiale dato dai prestigiosi marchi DOP, DOC, IGP, etc. hanno comunque un livello qualitativo eccezionalmente elevato.

Cosa vedere ad Atina

Cosa è possibile vedere e visitare ad Atina? Il Comune pur essendo un piccolo centro è particolarmente ricco di storia e ne sono l’indelebile testimonianza i numerosissimi monumenti. Visitare Atina può essere una bellissima esperienza dove storia ed enogastronomia si fondono trasmettendo al turista sensazioni davvero uniche ed irripetibili. Di seguito riportiamo solo alcune delle bellezze che caratterizzano il comune di Atina.

Cattedrale di Santa Maria Assunta

La bellissima Cattedrale di Santa Maria Assunta sorge nel centro storico di Atina; le prime notizie documentate risalgono al 1208 nel privilegio di Innocenzo III. Si sviluppa su tre navate, presenta numerose decorazioni in stile Barocco; custodisce un coro in legno intagliato dell’Ottocento, un bellissimo Battistero e pregiati affreschi.

Palazzo Cantelmo o Palazzo Ducale

Il Palazzo Cantelmo chiamato anche Palazzo Ducale fu costruito in seguito al terremoto del 1349. L’imponente struttura in stile Gotico, è situata al centro di Atina nel punto più alto della città; ha una pianta quadrangolare caratterizzata da 2 torri, con un portale d’ingresso dove è raffigurato un bassorilievo risalente alla Roma Imperiale. L’edificio nel corso degli anni è stato oggetto di numerosi interventi di restauro, l’ultimo dei quali è stato realizzato nel 2009.

Mura Poligonali

Atina era una città fortificata di conseguenza presenta resti di mura poligonali datate tra il IV ed il III Sec. a.C. E’ possibile osservarle in via Sferracavallo ed in prossimità del cimitero, per una lunghezza che raggiunge gli 8 Km. Queste strutture molto spesso sono state denominate, data la loro imponenza e maestosità, Mura Ciclopiche o Mura Megalitiche. Realizzate con grandi massi di pietra squadrati e posate ad incastro senza l’utilizzo di alcun tipo di legante, come la classica muratura a secco.

Museo Civico Archeologico

Il Museo Civico Archeologico del Comune di Atina venne istituito nel 1978, è composto da 5 sale dove sono custoditi numerosi reperti frutto dei ritrovamenti nella Valle di Comino e risalenti all’età preistorica, all’epoca dei Romani e dei Sanniti. Il museo è stato arricchito anche da numerose donazioni private e soprattutto dai corredi funerari ritrovati nel Comune di San Biagio Saracinisco e risalenti al V Secolo a.C.

Convento San Francesco

Il Convento San Francesco fu edificato nel 1630 per volere di Papa Urbano VIII e la realizzazione avvenne a servizio dei Frati Osservanti. La struttura è costituita da un portico, un chiostro con annessa chiesa a forma di L e un corpo a sviluppo longitudinale con al centro due piccole costruzioni. Durante i lavori di rifacimento del piazzale davanti il Convento, nel 2006 è stata rinvenuta una cisterna di forma ellittica con pavimento costituito da grosse tegole.

Nel Comune di Atina è possibile inoltre, visitare anche:

  • La Biblioteca Comunale;
  • Il Palazzo Marrazza;
  • Il Centro delle Arti e delle Tradizioni Popolari;
  • Il Palazzo Prepositurale;
  • Il Palazzo Visocchi;
  • La Ferriera;
  • L’Area Archeologica San Marco;
  • Le Mura Medievali;
  • La Collegiata di Santa Maria e la Cappella di San Marco;
  • La Chiesa di Santa Croce;

In definitiva il Comune di Atina è una cittadina da visitare assolutamente per le sue bellezze storiche e per le sue prelibatezze enogastroniche.

La Storia di Atina

Atina tra Mito e Leggenda

La leggenda vuole che la Città di Atina fosse stata fondata dal Dio Saturno. Nella mitologia Romana Saturno era il Dio dell’agricoltura e delle messi, fu cacciato dall’Olimpo dal Figlio e fuggendo attraverso il mare approdò sulle coste Laziali dove riunì le popolazioni sparse sui monti e le educò all’agricoltura. Iniziò così un lungo periodo di benessere, la mitica Età dell’Oro. Il Dio Saturno fondo numerose città tra le quali anche 5 presenti nell’attuale provincia di Frosinone: Atina, Arpino, Alatri Anagni e Antino l’attuale Ferentino. Furono chiamate le città Saturnie proprio in onore del Dio Saturno ed avevano alcune caratteristiche molto particolari in comune: tutte iniziavano con la lettera “A” e avevano cinta murarie maestose che in parte sono ancora visibili e visitabili. Fu proprio la maestosità e l’imponenza di queste mura difensive, le cosiddette mura poligonali o ciclopiche, che stimolarono la fantasia degli studiosi del passato e che portarono ad attribuire la loro edificazione ad entità mistiche e non all’opera dell’uomo.

L’origine della nascita di tale leggenda sembra risalire al periodo medievale e più precisamente al XII Secolo, quando Pietro Diacono, scrittore Benedettino, con lo scopo di dare lustro alla città di Atina, ne scrisse la storia della fondazione. Lo scrittore, riprendendo dalle fonti classiche la presenza del Dio Saturno nel Lazio, attribuì al Dio stesso portatore di benessere l’edificazione di Atina. La storia fu presa così sul serio dalla popolazione che decisero di costruire un maestoso tempio contenente le spoglie del Dio Fondatore.

Le Origini di Atina

Secondo le Fonti Storiche l’origine di Atina è attestata, con ragionevole certezza, all’età preromana. Era una città Volsca situata in posizione strategica sulla strada che congiungeva l’attuale Sora con tutta la zona del Cassinate. La posizione di Atina era molto importante non soltanto per la sua posizione geografica che la poneva come punto di collegamento tra la Campania ed il Basso Lazio ma, soprattutto per la vicinanza alle importantissime miniere di ferro situate sul Monte Meta. Testimonianza del ruolo di primissimo piano della città è la citazione di Virgilio in un passo dell’Eneide, dove viene definita “potens” ed è chiamata a costruire le armi necessarie per combattere la guerra dei Latini contro Enea.

Nel 293 a.C. i Sanniti che controllavano il piccolo centro della Val Comino, furono sconfitti dai Romani che lo resero prima Colonia, successivamente “Civitas” e solo dopo la morte di Cesare divenne Municipio. Seguì un periodo prospero durante il quale vennero realizzati monumenti importanti e soprattutto fornì alla Repubblica e all’Impero Romano personaggi di alto rango in campo Militare e Amministrativo. Cicerone utilizzo questa definizione: “Atina madre di molti uomini illustri, tanto che nessuna Città d’Italia può dirsi più ricca”.

Di nuovo Atina è citata nel VII Secolo come fortezza con lo scopo di difendere Sora e controllare l’antica via Romana “via Sferracavalli”, passaggio obbligatorio verso Sud. A causa della sua posizione così particolare si ritrovò coinvolta in una serie di scontri e guerre che ne modificarono in continuazione il controllo.

Entrata a far parte della Diocesi di Sora, nel 1145 Atina sembrerebbe fosse retta da un monaco di Montecassino, mentre l’Abate della famosa Abbazia aveva il potere di nominare i Capi Atinati detti prepositi. Nel 1194 la città venne donata a Montecassino da Enrico VI a conferma del controllo che il clero aveva già su Atina. Nel 1227 Federico II la sottrasse al controllo dell’Abbazia di Montecassino e da questo momento fu controllata dai diversi feudatari del territorio che si avvicendarono durante il tempo.

Nel 1595 fu acquistata dalla Famiglia dei Gallio di Alvito, ultimi feudatari della Valle di Comino ed in questo periodo ci fu grande stabilità che portò alla crescita della città anche fuori le mura difensive.

Concluso il periodo del Feudalesimo (1806) Atina continuò ad essere un punto di riferimento dal punto di vista economico grazie a numerosi interventi strutturali come: rifacimento della strada romana Sferracavalli, costruzione della cartiera, sviluppo di arti e mestieri, apertura di scuole e di una delle prime banche della zona.

Fino al 1927 Atina era una delle province di Caserta o Terra di Lavoro, mentre successivamente entrò a far parte delle Province di Frosinone. Durante la Seconda Guerra Mondiale divenne retrovia del fronte rappresentato dalla Linea Gustav che passava nella vicina Cassino. I bombardamenti degli alleati del 5 e 12 Dicembre distrussero quasi completamente la città, nel Gennaio del 1944 il paese fu sfollato ed il 28 Maggio liberato.

Da quanto raccontato su questa cittadina della Val di Comino non si può non visitarla per apprezzare le numerosissime ricchezze monumentali, paesaggistiche ed enogastronomiche; farà da contorno a tutto ciò la cordialità, la semplicità ed il calore della popolazione del comune di Atina.

Fonti: Wikipedia, Ciociaria.it, atinaperopendata.com, settefrati.net., atinaitaly.com

  • Indirizzo Piazza Saturno 1, 03042, Atina (FR)

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